Come spiegato in un precedente articolo, la certificazione 3.1 si inserisce all’interno della normativa EN 10204, che regola i diversi tipi di documenti da rilasciare al cliente.
Nello specifico si tratta di un certificato di ispezione in cui viene dichiarato che i prodotti sono conformi ai requisiti dell’ordine e ai risultati dei test. Fino a quando non viene ricevuto questo certificato non deve essere rilasciato alcun materiale per la produzione.
Questo documento è emesso da un’autorità indipendente dalla produzione ed è convalidato dal rappresentante di ispezione autorizzato del produttore.
I certificati non sono validi se realizzati dal venditore-distributore e/o dall’importatore-intermediario, così come non sono accettabili modifiche o alterazioni. Per una corretta emissione della certificazione 3.1 è necessaria infatti la completa trasparenza nei vari passaggi tra produttore e cliente finale.
La richiesta del certificato 3.1 deve essere necessariamente fatta in fase d’ordine per permettere all’operatore, durante la preparazione dell’ordine, di conferire evidenza del controllo sulle colate fornite, in questo modo si garantisce che non ci siano discrepanze tra il materiale fisicamente consegnato al cliente e il rispettivo certificato fornito.
Infatti, nei prodotti deve essere evidenziata l’apposita marcatura che riporta la qualità dell’acciaio, il marchio del produttore, il numero di colata e la normativa di riferimento.
Il rilascio del certificato è un procedimento delicato e cruciale per portare a termine la fornitura e deve essere effettuato secondo modalità e criteri ben delineati. È fondamentale quindi che tutte le parti interessate (produttore, intermediari e acquirente finale) siano coscienti dell’importanza di un certificato originale, corretto e completo.
Mec-Solver consiglia, assieme ad altri studi di progettazione, di prestare particolare attenzione alla certificazione e di indicare in fase di disegno l’eventuale presenza del documento.
È importante implementare un sistema per la tracciabilità dei materiali, in questo modo si ha la possibilità di risalire ad eventuali problemi. Alla consegna dei materiali deve essere assegnato un numero materiale univoco per poi essere incrociato con un numero di lavoro univoco. Successivamente il certificato del materiale viene messo a confronto con il materiale ricevuto.
Il certificato 3.1 può essere approvato solo dal rappresentante del produttore. Da notare che il suddetto rappresentante deve essere del tutto indipendente dal processo di produzione.
Per il certificato 3.2 è necessaria invece la controfirma di un’autorità di ispezione indipendente o di un rappresentante di ispezione autorizzato dall’acquirente, il quale può confermare che il processo di prova e ispezione richiesto dalla specifica è stato rispettato correttamente.