Come il 5G può favorire la digitalizzazione delle aziende e aumentare la produttività
Il binomio 5G-IoT(Internet of Things) ha la capacità di portare grandi benefici ad un vasto numero di settori, progettazione e prototipazione inclusi, come l’abbattimento di consumi energetici e di costi di manutenzione ed un significativo incremento della produttività.
Associazioni come la GSMA stimano che nei prossimi 15 anni le reti 5G potranno portare un contributo all’economia mondiale di circa due trilioni di dollari e, secondo quanto riferisce la Commissione Europea, porteranno alla creazione di quasi quattrocentomila nuovi posti di lavoro tra 2020 e 2025, soprattutto nel settore manifatturiero, dei servizi e del retail.
Industria 4.0, IoT e 5G
La rete 5G è vista dagli esperti come la leva strategica per aprire le porte ad una nuova trasformazione industriale nel 21° secolo, in grado di compensare i limiti del WiFi e delle connessioni via cavo.
Secondo una ricerca di McKinsey, la società internazionale di consulenza manageriale, l’impatto positivo della rete 5G per la connettività per l’internet delle cose è stimabile in un fascia che va dai 400 ai 650 miliardi aggiuntivi al PIL globale entro il 2030.
Quando nel 1999 fu coniato il termine “Internet of Things” si faceva riferimento ancora ad un concetto astratto, ma già 20 anni dopo la tecnologia IoT è parte fondamentale in elettrodomestici e nelle smart cities.
L’IoT permette di istruire, gestire e monitorare macchinari, dispositivi, processi e catene di approvvigionamento. Il ruolo assunto richiede il trattamento completo dei dati, dal reperimento alla trasformazione e consegna.
Il 5G sostiene e intensifica il passaggio rimuovendo il cablaggio e rafforzando le trasmissioni wireless critiche per le applicazioni IoT, le quali necessitano di comunicazioni in tempo reale e di una latenza minima con il massimo dell’affidabilità.
*Velocità 5G in Mbps in vari paesi – Fonte: Open Signal
Fabbriche Intelligenti
La rivoluzione rappresentata dall’Industria 4.0 consiste nel passaggio da strutture produttive tradizionali alla smart automation di interi stabilimenti, ed è esattamente in questo scenario che emerge il termine “fabbrica intelligente”.
Grazie infatti all’introduzione del CPS (Cyber-Physical System, ovvero di un sistema in grado di connettersi alla rete e interfacciarsi con le tecnologie informatiche) all’interno degli stabilimenti, nasce la possibilità di aumentare l’interconnessione e il controllo sui processi, potenziando i meccanismi di automazione, segnalando criticità e migliorando la coordinazione tra lavoratori, programmi e macchine.
Comparti più interessati
Al momento gli ambiti maggiormente investiti in questa rivoluzione sono sicuramente il controllo di qualità con l’implementazione dell’intelligenza artificiale, il controllo sistematico di processi in tempo reale per ottimizzare e regolare le linee di assemblaggio e produzione, la robotica e i veicoli a guida autonoma per la movimentazione e la logistica.
Tuttavia, i concetti e le tematiche relativi all’Industria 4.0 non rivoluzionano soltanto il modo di produrre e gestire le fabbriche, ma hanno anche un impatto rilevante sul mondo della progettazione. L’internet delle cose garantisce l’accesso a dati e informazioni un tempo non disponibili da remoto.
Di conseguenza non è necessaria solo la progettazione del prodotto, ma anche la progettazione della tecnologia da integrare, che permette la raccolta di dati dal campo, utili ai progettisti al fine di monitorare le macchine durante la fase d’impiego, favorendo così una migliore comprensione delle necessità dei clienti.
Vantaggi
È importante specificare che il passaggio dalla fabbrica tradizionale a quella intelligente, progettata in ottica di Industria 4.0, non è gravoso quanto potrebbe sembrare ad una prima analisi.
Il motivo è semplice: non è necessario introdurre alcun nuovo processo produttivo né macchinario, bensì la soluzione è sfruttare l’efficienza di tecnologie avanzate per connettere tra loro macchinari già presenti all’interno degli stabilimenti.
I benefici sono evidenti: si passa da una maggiore e più precisa conoscenza delle macchine ad un sensibile abbattimento di costi operativi e di manutenzione.