Per la maggior parte delle aziende l’Industria 4.0 rappresenta ancora il passo successivo ed ultimo nella modernizzazione dei processi, ma un ulteriore paradigmasta avanzando, a completamento dell’attuale modello, che punta su un approccio human-centric, accompagnato da resilienza e sostenibilità. Tutto questo per accrescere e solidificare la cooperazione uomo-macchina.
Se l’Industria 4.0 ha visto lo sviluppo di fabbriche intelligenti, dove macchine e sistemi comunicano e collaborano tra loro, l’Industria 5.0 porta ad un livello superiore questa collaborazione, introducendo nettamente ed approfonditamente la dimensione umana.
Mec-Solver, come studio di progettazione, nota che questo nuovo paradigma rappresenta una successiva rivoluzione in campo industriale, che combina l’automazione avanzata con la creatività umana, attuando infatti una produzione vastamente personalizzata e sostenibile, ma soprattutto a misura d’uomo. In questa nuova era le persone si confrontano quotidianamente con macchine intelligenti, offrendo il loro proprio ed insostituibile valore aggiunto, sia in termini di intuizione e creatività, che in competenze.
Come concetto è piuttosto fresco ma secondo la Commissione Europea, l’Industria 5.0 fornisce “una visione dell’industria che mira oltre l’efficienza e la produttività come unici obiettivi e rafforza il ruolo e il contributo dell’industria alla società. Pone il benessere del lavoratore al centro del processo produttivo e utilizza nuove tecnologie per fornire prosperità oltre l’occupazione e la crescita nel rispetto dei limiti di produzione del pianeta. Integra l’attuale approccio “Industria 4.0” mettendo specificamente la ricerca e l’innovazione al servizio della transizione verso un’industria europea sostenibile, incentrata sull’uomo e resiliente.”
In sostanza, l’Industria 5.0 sposta l’attenzione dal valore economico a quello sociale, concentrandosi non più solo sul welfare aziendale, ma anche sul benessere della persona. Pertanto, l’idea non si limita strettamente alla manifattura, ma viene applicata su ogni settore e organizzazione.
Un primo aspetto importante di questo nuovo modello industriale consiste nel ridare alle persone il completo controllo del proprio contesto economico, sociale, professionale e privato.
Il cambiamento sta nel considerare le persone non come un mezzo, ma come un obiettivo. Ciò si traduce in un cambio di prospettiva che non mette più gli individui al servizio delle aziende, bensì il contrario. In molti settori individuare, fidelizzare e mantenere i talenti è diventato talmente importante da superare la ricerca stessa di clienti e la relativa fidelizzazione.
Un altro pilastro dell’Industria 5.0 è rappresentato dall’implementazione di una strategia resiliente. Come evidenziato dal Covid-19, dalla carenza globale di forniture e dalla guerra in Ucraina, è lampante la necessità di una seria pianificazione per sostenere imprevisti. Come studio di progettazione, Mec-Solver riconosce l’importanza di creare un’organizzazione in grado di anticipare e reagire tempestivamente a qualsiasi crisi, al fine di garantire una presenza stabile e sostenibile.
L’ultimo punto chiave riguarda la sostenibilità ambientale. Finora la maggioranza delle iniziative aziendali rivolte alla sostenibilità si sono concentrate solo sulla riduzione e la minimizzazione dei danni. Ma integrare pienamente la sostenibilità nella strategia organizzativa comporta molto di più, è infatti necessario concentrarsi anche sull’impatto positivo che l’azienda può generare. In sostanza, la strategia sostenibile nell’Industria 5.0 si basa sul presupposto che le aziende diventino parte della soluzione, anziché del problema.
Importante è capire nel concreto quali sono i tratti connotativi di questo nuovo modello produttivo e quali sono le tecnologie base.
Sicuramente la collaborazione uomo-macchina prende il ruolo primario, l’industria 5.0 ha come obiettivo fondamentale il creare un ambiente in cui le macchine collaborino attivamente con gli esseri umani. Da una parte le macchine svolgono compiti ripetitivi, dall’altra gli esseri umani si concentrano su attività che richiedono pensiero critico e creatività, valorizzando quindi la persona in tutte le sue potenzialità.
Non a caso, l’uso della robotica avanzata avrà un ruolo di primo piano per facilitare sempre di più l’automazione dei processi e la collaborazione robot-umani. Da qui la necessità di sviluppare sistemi cognitivi sempre più avanzati basati sull’intelligenza artificiale ad apprendimento continuo, in modo da migliorare le prestazioni. Indubbiamente l’IoT avrà sempre più un ruolo fondamentale per collegare macchine, prodotti e sistemi, consentendo un facile monitoraggio. Questa collaborazione potrà avvenire in modo sicuro grazie ad un’adeguata cyber security, pratica assolutamente indispensabile per proteggere infrastrutture e dati.
Mec-Solver cita anche la produzione su misura, la quale consentirà di realizzare prodotti altamente personalizzati, ma per far questo è necessario che le fabbriche diventino estremamente flessibili. In quest’ottica, la stampa 3D avanzata rappresenta una soluzione decisiva in questo nuovo tipo di produzione personalizzata. Attraverso reti di produzione decentralizzate sarà possibile collegare tra loro le singole unità di produzione abilitandone interazione e collaborazione.
Tuttavia, la tecnologia regina dell’Industria 5.0 sarà la blockchain, la quale permetterà la completa tracciabilità dei prodotti lungo l’intera catena di approvvigionamento.
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